Brunod plays Brunod

Brunod plays Brunod

Mercoledì 5 giugno, ore 20

Brunod plays Brunod

Con Maurizio Brunod, Emanuele Sartoris e Marco Bellafiore

 

“Brunod plays Brunod” è il progetto speciale del chitarrista Maurizio Brunod che, per festeggiare i suoi 50 anni, reinterpreta per la prima volta alcune delle sue composizioni, dagli esordi ad oggi.

Con una carriera segnata dal sodalizio con star del jazz internazionale, come E. Rava, M. Vitous, J. Girotto, J. Surman, A.Balanescu, T.Berne, per il suo nuovo progetto sceglie come organico stabile due giovani talenti del jazz piemontese: il pianista Emanuele Sartoris e il contrabbassista Marco Bellafiore. Il lavoro è volto alla ricerca di un suono e di un’identità quasi cameristica per dare un’estetica diversa ai brani da lui composti.    

 

MAURIZIO BRUNOD

Chitarrista e compositore tra i più noti in Italia, musicista “trasversale” ed eclettico, collabora con molti ensemble e solisti di diversa estrazione passando dalla musica latina al jazz, dalla musica elettronica a quella d’avanguardia, con una marcata predisposizione al guitar solo, progetto che lo contraddistingue da anni. Le sue influenze spaziano dalla musica classica, a quella jazz, dalla etnica al rock progressive. La sua discografia conta ormai 36 titoli, 6 dei quali per sole chitarre. Da anni figura sempre tra i migliori chitarristi  nei vari referendum come il “Top Jazz” di Musica Jazz e il “Jazz It Awards” di JazzIt, vanta numerose collaborazioni illustri con musicisti jazz e del mondo latino come: Enrico Rava, Miroslav Vitous, Ralph Towner, Javier Girotto, Septeto Nacional Ignazio Pinero, Orchestra Elio Revè, John Surman, Tim Berne, Alexander Balanescu, Roberto Gatto, Garrison Fewell, Enten Eller, Calixto Oviedo, Danilo Gallo, Giovanni Palombo, Paolo Vinaccia, Claudio Lodati, Achille Succi, Giancarlo Schiaffini, Zlatcko Kaucic, U.T. Ghandi, Emanuele Parrini, Aldo Mella, Daniele Di Bonaventura, Antonello Salis, Giorgio Li Calzi, Boris Savoldelli e altri. È cofondatore, assieme a Massimo Barbiero, dello storico ensemble Enten Eller (Brunod-Mandarini-Maier-Barbiero) formazione tra le più longeve del panorama jazzistico europeo. Moltissime le sue partecipazioni a importanti festival in Italia, Europa, Russia, Africa, USA. Ha pubblicato il metodo “Manuale di sopravvivenza del chitarrista curioso” per Curci.

 

EMANUELE SARTORIS

Avviato allo studio dello strumento dall’età di 10 anni, rapidamente inizia ad interessarsi al blues e a tutta la musica nera e successivamente alla tradizione classica e alla musica moderna. Approda alla musica jazz frequentando seminari di improvvisazione e orchestrazione, fino al diploma sotto la guida di Dado Moroni al Conservatorio di Torino dove consegue anche la Laurea in Composizione ed Orchestrazione Jazz, con il massimo dei voti, sotto la guida di Furio Di Castri e Giampaolo Casati. Suona in numerosi festivals tra cui Torino Jazz Festival, Open Papyrus Jazz Festival, Novara Jazz Festival, Moncalieri Jazz Festival, Narrazioni Jazz 2017, Joroinen Music Festival in Finlandia. Unisce un’intensa attività concertistica a quella didattica, da seminari come “Piano Experience” presso la Fiera Internazionale del pianoforte di Cremona insieme al Maestro Massimiliano Genot fino all’insegnamento presso lo stesso Conservatorio di Torino. Ospite musicale nella trasmissione “Nessun Dorma” su Rai 5, condotta da Massimo Bernardini, ha modo di collaborare, tra i tanti, con Eugenio Allegri, Enrico Rava, Eugenio Finardi.

 

MARCO BELLAFIORE

Inizia a suonare il basso elettrico con Giorgio Fiorini e si avvicina al jazz, maturando un’intensa attività concertistica e in studio di registrazione. Cofondatore del gruppo Satoyama, si avvia allo studio del contrabbasso al Conservatorio di Torino con Furio Di Castri. Con i Satoyama pubblica il primo album di inediti nel 2015, e suona in diversi festival e rassegne: Euro Open Jazz Festival, Open World Jazz Festival di Ivrea, Pianfiorito in Jazz in apertura ad Enrico Rava, Barolo Jazz (vincendo il contest nel 2014), Novara Jazz (Vincitori del concorso “Taste Of Jazz” 2016), Torino Jazz Festival (ospiti del Sonic Genome di Anthony Braxton al Museo Egizio), JazzIt Fest, Narrazioni Jazz e altri. Suonano in Svezia e Danimarca e collaborano con il sassofonista Jonny Wartel con il quale pubblicano l’album “In Sweden”. Nel 2017 collabora stabilmente con il pianista Emanuele Sartoris e ha l’opportunità di suonare in due puntate della trasmissione “Nessun Dorma” su Rai 5.

 

Menù

Strudel di verdure con salsa allo zafferano
Roast-beef all’inglese con patate al forno
Bavarese ai frutti di bosco 

Cena con concerto: 35 euro

  
Dopo le 21.30 si potrà partecipare al concerto con una degustazione al prezzo di 15 euro (un calice di vino accompagnato da stuzzichini o dolce) fino ad esaurimento dei posti a sedere nella sala del concerto.

 

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Giugno in Osteria

Giugno in Osteria

Giugno in Osteria

 

 

GLI APPUNTAMENTI DI RABMATAZ

 

Mercoledì 5 – Brunod plays Brunod
Il progetto speciale del chitarrista Maurizio Brunod che, per festeggiare i suoi 50 anni, reinterpreta per la prima volta alcune delle sue composizioni con due giovani talenti del jazz: Emanuele Sartoris e Marco Bellafiore

 

Mercoledì 12 giugno – Movies and Beyond
Un viaggio insieme ai film più famosi e alle colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema riarrangiate e rielaborate in chiave jazz. Feat. Riccardo Zegna e Susanna Massetti

  

Mercoledì 26 giugno – I tre tenori
Canzoni, arie e romanze celebri cantate in trio, in duo ed in modo solistico, concertate ed eseguite dalle voci tenorili dell’Opera di Torino

 

 

LE DEGUSTAZIONI

 

Venerdì 21 giugno – Aperitivo con i Vini Buoni d’Italia

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Chiesa Criminale

Chiesa Criminale

Venerdì 31 maggio, ore 19

Chiesa Criminale

Incontro con Laura Fezia in occasione dell’uscita del suo ultimo libro

 

Laura Fezia, scrittrice e ricercatrice di tematiche legate alla genesi della religione cristiano-cattolica, affronterà la “Chiesa Criminale” parlando di una scia di sangue in nome di Dio lunga 2000 anni.

 

CHIESA CRIMINALE

La storia della Chiesa cattolica è costellata di crimini: milioni di esseri umani sono stati massacrati in nome di Dio, sotto la furia distruttrice di un potere che per sopravvivere e prosperare ha fatto ricorso all’imposizione, alla violenza, alle stragi e all’inganno. Oggi solo i metodi sono cambiati: nessuno tollererebbe ancora roghi e plateali massacri, ma non di meno “santaromanachiesa” continua a mantenere il potere attraverso sistemi iniqui, ingannando il suo gregge. La Chiesa di Bergoglio viene osannata dai più come quella del “cambiamento”, ma andando oltre le luci della ribalta, si scopre che il papa argentino ha inaugurato e continua a portare avanti il pontificato delle banalità, delle parole dirette alla pancia della gente, delle dichiarazioni apparentemente anti-teologiche, della finta ingenuità, del “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Nel libro si parla di Ipazia, il primo femminicidio documentato della storia, di inquisizione, eretici, streghe, crociate, catari e templari e di crimini, misteri e omertà nelle storie di Emanuela, Mirella, Elisa, Cèdric.

 

LAURA FEZIA

Laura Fezia è nata a Torino, dove vive e lavora. Studiosa di antropologia, psicologia, storia, religioni, criminologia e del “mistero” in tutti i suoi molteplici aspetti, appassionata di animali e della sua città, fa la scrittrice e la ricercatrice. Ama definirsi “una laica a 720°, perché un giro solo non basta” e il suo impegno è volto non già contro la fede, ma a scardinare il perverso binomio che la lega alla Chiesa cattolica, un’istituzione millenaria costruita su falsi documenti che si pone arbitrariamente come unica intermediaria tra l’umano e il divino. Ha pubblicato finora 15 titoli, tra i quali, per Newton Compton: “101 misteri di Torino (che non saranno mai risolti)”, “Misteri, crimini e storie insolite di Torino”, “Il giro di Torino in 501 luoghi”, “Forse non tutti sanno che a Torino…”, “Alla scoperta dei segreti di Torino”. Dal 2016 ha iniziato la collaborazione con il Gruppo Editoriale Uno con il volume “Apparizioni mariane: il grande imbroglio”.         

 

Ingresso libero

 

 

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Mister Volare

Mister Volare

Mercoledì 29 maggio, ore 20

 Mister Volare

Tra teatro e musica uno spettacolo dedicato a Domenico Modugno

 

“Mister Volare” è lo spettacolo scritto da Gilberto Maina che attraversa Modugno e che attraverso Modugno racconta miserie e nobiltà dell’Italia della seconda metà del secolo scorso. Novantuno anni dopo la nascita di Domenico Modugno e a 61 anni dal trionfo sanremese di Volare, “Mister Volare” onora Modugno con uno spettacolo originale che attraverso il teatro racconta la musica e attraverso la musica racconta le emozioni di uno straordinario cantante, attore e, negli ultimi anni, attivista politico.  
“Mister Volare” sarà interpretato da Paolo Arnetoli. Gli arrangiamenti originali dei brani di Modugno per soli sassofoni sono stati scritti da Simone Farò e Igor Sciavolino. I musicisti sul palco: “Nel blues Saxophone Quartet”, strumentisti attivi da anni nel campo della musica jazz e pop.     

 

Nel blues Saxophone Quartet

Gilberto Maina, sax soprano
Oscar Angilletta, sax contralto
Igor Sciavolino, sax tenore
Roberto Berger, sax baritono  

 

Menù

Timballo di broccoli con salsa alle acciughe
Rigatoncino alla Monferrina
Sorbetto allo zenzero e bergamotto con coulis di lampone 

Vino in abbinamento, acqua, caffè

 

Cena con concerto: 35 euro 

Dopo le 21.30 si potrà partecipare al concerto con una degustazione al prezzo di 15 euro (un calice di vino accompagnato da stuzzichini o dolce) fino ad esaurimento dei posti a sedere nella sala del concerto.

 

 

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Sua Maestà il Pinot Noir

Sua Maestà il Pinot Noir

Martedì 28 maggio, ore 20 

Sua Maestà il Pinot Noir

Un viaggio alla scoperta del Pinot Noir attraverso una degustazione guidata dal sommelier Antonio Dacomo   

  

Il Pinot Noir – Pinot Nero, in Italia – è un vitigno antico che proviene dalla Borgogna (Côte d’Or) più di 2.000 anni fa. In Italia la sua coltivazione e produzione avviene da secoli, in particolare nel Veneto, nel Friuli, nell’Oltrepò Pavese, in Franciacorta e nel Trentino Alto Adige. È un vitigno internazionale ed è molto diffuso, oltre che in Francia e in Italia, in Svizzera Germania e Austria, con il nome “Blauburgunder”, in America (Oregon e California) e in percentuale minore in Sud Africa, Australia, Argentina e Nuova Zelanda.

Il nome deriva da “pigna” (pinot in francese) per la particolare forma dei grappoli. Tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo, è considerato il più nobile ed elegante ma allo stesso tempo il più complesso sia nella coltivazione e sia nella vinificazione e il più difficile da interpretare. Attraverso una degustazione guidata di sei calici di Pinot Noir, accompagnati da piccoli piatti in abbinamento, il sommelier Antonio Dacomo guiderà alla scoperta delle sue caratteristiche e peculiarità.

 

Le cantine del Pinot Nero in degustazione: Marchesi di Montalto Pizzotorto Riserva 2014 (IT), Srebrna 2016 (POL), Givry Domain Mouton (FR), Auer Michael 2016 (AUT), Podere Fortuna 2015 (IT), St Daniel Riserva 2016 (IT).

 

Costo: 30 euro

 

Info e prenotazioni

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

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